Ospitalità & Benessere
Nel Cuore di Ragusa Ibla
Un'Esperienza Autentica
Ospitalità Familiare, tra Comfort & Tradizione
Un Luogo Incantato
Per i Vostri Momenti di Relax

Il Battito Autentinco di Ragusa Ibla

Tra il suggestivo Giardino Ibleo e l’incantevole Piazza Duomo, si trova Cuturissi Hospitality & Wellness, un rifugio esclusivo che unisce il fascino senza tempo della tradizione siciliana alla modernità del comfort e del benessere.

Ragusa Ibla

Elegante e raffinata appare Ragusa, con i suoi colori luminosi e sfumature più calde che preannunciano una doppia anima: Ragusa Superiore, più moderna, e Ragusa Ibla, più antica. Uno splendido museo a cielo aperto, una parte raccolta a valle ed una parte adagiata sulla collina, fatto di opere d’arte storiche, stradine e vicoli carichi di elementi barocchi. Ragusa porta con sé tutto lo splendore del passato per mostrarlo nel presente. Affascinante il suo doppio sfarzo: Ragusa mostra tutto il suo signorile barocco e modernità di negozi e palazzi in alto, mentre a valle, Ibla racconta tutto il suo passato medievale fatto di maestose chiese barocche e piccole stradine che celano un fascino senza tempo.

Giardino Ibleo

Costruito nel 1858 per iniziativa di alcuni nobili locali e di buona parte del popolo che lavorò gratuitamente per la realizzazione dell'opera. Sorge su uno sperone di roccia che si affaccia sulla vallata dell'Irminio, all'estremità est dell'abitato a circa 385 m s.l.m.; l'ingresso era costituito da un magnifico viale fiancheggiato da numerose palme, è assai ben curato e adornato con panchine ben scolpite, colonne con vasi in pietra scolpiti in forme diverse e una elegante balconata con recinzione in calcare. Imponente al centro della villa il monumento ai caduti della grande guerra. All'interno si trovano la chiesa di San Vincenzo Ferreri, la chiesa di San Giacomo e la chiesa dei Cappuccini.

( distanza 150 mt)

Portale di San Giorgio

A pochi passi dal Giardino Ibleo resiste l’antico portale di San Giorgio, una delle testimonianze più antiche di Ibla. Il portale risale alla metà del Quattrocento ed è una delle rare evidenze tardogotiche della Città.

( distanza 150 mt)

Casa Museo Appiano

Sicuramente una sorpresa quella che offre la casa del Maestro Appiano, insegnate di pianoforte e concertista, appassionato di antiquariato. Proprio da questa sua ultima passione nacque l'idea di trasformare la prorpia casa in una sorta di casa-museo, in stile degli "studioli" seicenteschi in cui ogni parete, ogni angolo, ogni spazio è occupato da oggetti d'arte e arredi storici. Immancabile il pianoforte e deliziosi gli aneddoti con cui il Maestro sa intrattenere.

( distanza 150 mt )

Piazza Pola

Proseguendo per via XXV aprile tra palazzi nobiliari e negozi si arriva a piazza Pola. Sulla piazza si affacciano la chiesa di San Giuseppe e il palazzo comunale che ospita la Direzione Municipale di Ibla. Nel 1756 le monache Benedettine dell’adiacente monastero fecero edificare la mirabile chiesa di San Giuseppe occupando parte dello spazio che prima del terremoto del 1693 era occupato dalla chiesa di San Tommaso. I lavori durano quarant’anni e nonostante non si conosca il progettista è possibile ricondurre il progetto all’architetto Rosario Gagliardi o qualcuno dei suoi collaboratori.

( distanza 150 mt )

Piazza Duomo

Proseguendo lungo Corso XXV Aprile, l’imponente palazzo che fu dimora del Barone di Donnafugata si svela con la sua austera eleganza. Il suo prospetto, essenziale e armonioso, è una raffinata testimonianza del Neoclassico siciliano. Varcandone la soglia, si scopre un piccolo gioiello nascosto, il Teatro Donnafugata, custode di storie sussurrate tra velluti e stucchi. Nella piazza, cuore pulsante di Ibla, sorge il Circolo di Conversazione, emblema del fasto nobiliare di un tempo. Nato come ritrovo dell’aristocrazia ragusana, ancora oggi accoglie i suoi soci in un’atmosfera sospesa tra passato e presente, dove il fascino gattopardesco sembra riecheggiare tra specchi dorati e saloni ovattati. Poco più in là, il teatro tardo barocco si apre allo sguardo, incorniciato da eleganti palazzi, mentre il Duomo, maestoso e solenne, chiude la scena con la sua imponenza. Dedicata a San Giorgio, la chiesa è un autentico capolavoro del tardo barocco del Val di Noto. Al suo interno, tra preziosi affreschi e altari scolpiti, spicca la statua lignea del santo, un’opera che sembra vibrare di vita, come se il tempo non avesse mai smesso di raccontarne la leggenda.

( distanza 300 mt )

Palazzo La Rocca

Oltre il Duomo di San Giorgio si apre l’incanto di Palazzo La Rocca, una dimora imponente che racconta la sua storia con allegorie scolpite sui balconi, testimonianza del suo splendore dal XVII al XIX secolo. A destra del Duomo, un’altra gemma attende: il palazzo dei Baroni La Rocca di S. Ippolito, celebre per i suoi sette balconi ornati da “mascheroni”, che evocano melodie di flautisti, liutai, amorini e puttini. Oltre il monumentale portale, un imponente scalone in pietra pece, scavato sui resti di una torre medievale, conduce il visitatore in un evocativo viaggio nel tempo. All’interno, pavimenti intarsiati, volte affrescate e un lampadario blu in vetro di Murano catturano l’immaginazione, mentre il panorama sulla vallata del San Leonardo regala un abbraccio perfetto tra storia e natura..

( distanza 500 mt )

Quartiere degli Archi

Continuando lungo le affascinanti viuzze di Ragusa Ibla, si giunge al suggestivo quartiere degli Archi, dove il passato si svela in ogni pietra. Qui, Palazzo Cosentini, gioiello del terzo quarto del XVIII secolo, incanta con balconi adornati dai mitici “mascheroni”: volti e figure che intrecciano storie di maldicenza e opulenza, un tempo simbolo della ricchezza aristocratica. A pochi passi, Palazzo della Cancelleria, opera ardita della famiglia Nicastro, racconta la sua storia con un balcone aggettante, sostenuto da mensole a doppia voluta, emblema del coraggio barocco che ha ridisegnato il Val di Noto dopo il terremoto. Celebre per aver dato i natali a personaggi come Jean Houel, divenne poi sede della Cancelleria comunale, mantenendo intatto il suo nome e il suo fascino.

( distanza 1 Km )

Ragusa Superiore

Rinata dalle ceneri del 1693, si erge come un poema in pietra, dove il neoclassico e il barocco danzano in un abbraccio di luce e memoria. Durante il periodo fascista, il volto della città si è plasmato in un rigore razionalista, e i Tre Ponti, audaci arcate sospese, uniscono il cuore moderno a Ibla, custode di antiche leggende. Le Scale di Santa Maria, sinuose e incantevoli, conducono il viandante in un percorso che intreccia passato e presente, in un inno alla bellezza che sa di eternità.

( distanza 1 Km )